Uno studente, una scuola, un'associazione, un'impresa: il racconto di una buona strada iniziata e che prosegue
- Tag:
Cosa vuol dire per un giovane sentirsi accolto e apprezzato nonostante un carattere e un ambiente di crescita difficili?
Ti proponiamo la lettera di Marco, un ragazzo della scuola di formazione In-presa, accolto in ambito lavorativo dai fratelli Velati dell'azienda Cosveco, storicamente associati a CDO Monza e Brianza.
"Mi chiamo Marco ho diciotto anni e abito a Veduggio, in provincia di Monza Brianza. Sono l’ultimo di cinque fratelli nato a Carate da genitori campani, originari di Castellammare Di Stabia, emigrati al nord Italia per trovare un lavoro. Perciò oltre alla mia patria anagrafica ne ho una più profonda che tiene insieme le radici di tutta la mia famiglia: Napoli. Questa città mi è molto cara tanto che la porto disegnata sul braccio e sono un grandissimo tifoso della squadra di calcio.
Il contesto in cui sono cresciuto a Veduggio è fatto di periferia e di rinunce ma i miei genitori mi hanno insegnato a non ripetere alcuni errori già commessi da loro in gioventù e di valutare le conseguenze delle mie azioni.
Ho frequentato la scuola media “Alfredo Sassi” a Renate incontrando alcune difficoltà dovute al mio temperamento ribelle e menefreghista.
Grazie ai miei amici ho scoperto a Carate la scuola di In-presa e ho deciso di iscrivermi per diventare operatore meccanico. In-Presa non mi ha risparmiato le fatiche già vissute precedentemente negli altri istituti ma mi sono sentito accolto come allievo irrequieto, ribelle e insofferente alle regole scolastiche. Ho cominciato a desiderare di superare questi aspetti del mio carattere e di mettermi in gioco come non avevo mai fatto prima.
Già dal primo anno la scuola prevede uno stage presso un’azienda dove poter applicare le conoscenze acquisite in classe. Io ho cominciato a lavorare presso un'azienda che costruisce stampi a Cassago Brianza. In questo luogo ho imparato a lucidare, usare il lapidello e a eseguire alcune lavorazioni di precisione.
Il secondo anno di scuola ho svolto un nuovo stage presso un'azienda che si occupa di realizzare e produrre soluzioni in zama pressofusa e dopo un anno l'azienda mi ha proposto il mio primo contratto lavorativo.
È stata una grande soddisfazione per me ricevere questa proposta perché mi sono sentito apprezzato: ho cominciato a curare ogni aspetto del mio lavoro (assemblare stampi e usare macchine utensili) e ad essere più ordinato e puntuale.
Quest’anno ho cominciato un percorso di apprendistato nella scuola continuando a lavorare con un contratto presso Cosveco. Rispetto al primo anno in cui sono arrivato in questa azienda ho sviluppato delle mansioni più professionali lavorando in completa autonomia. Mi occupo di realizzare stampi in metallo e di effettuare lavorazioni con macchine utensili.
Se ripenso agli anni passati mi accorgo che ho avuto molti ostacoli da superare. Le difficoltà che ho incontrato mi hanno fatto crescere più velocemente perché qualche volta ho dovuto fare scelte diverse da quelle dei miei amici. Nel novembre del 2021 la maggior parte di loro sono stati arrestati dalle forze dell’ordine e davanti a questa circostanza ho dovuto chiedermi chi volevo essere. Ho sentito il bisogno di cambiare, di scegliere una strada mia e lasciare indietro chi non mi aiutava a fare le scelte giuste.
Oggi mi sento una persona diversa rispetto agli anni passati grazie all’aiuto di alcuni amici, della mia famiglia e anche di alcuni professori della scuola di In-Presa. Ho molte aspettative rispetto al mio futuro: mi piacerebbe viaggiare all’estero, imparare nuove lingue e scoprire nuove culture. Desidero soprattutto superare i lati più oscuri del mio temperamento che mi sfidano continuamente".