Approvato alla Camera il “collegato lavoro”

Introduce novità nei rapporti tra datori di lavoro e lavoratori

È stato definitivamente approvato il 19 ottobre alla Camera dei deputati il cosiddetto “collegato lavoro”. Tra i punti chiave,la disciplina della causa arbitrale e i termini per l’impugnazione dei contratti a tempo determinato o dei contratti di collaborazione. Nella stesura definitiva la scelta di ricorrere al collegio arbitrale va effettuata prima, e non al momento, di eventuali contenziosi. La firma della clausola compromissoria sull’arbitrato sarà volontaria e potrà avvenire solo al termine del periodo di prova oppure dopo trenta giorni dall’assunzione.

Il testo approvato non parla solo di arbitrato: è un provvedimento omnibus composto da una cinquantina di articoli e da più di 140 commi. Fra le maggiori novità introdotte vi sono: apprendistato già a 15 anni, che potrà sostituire l’ultimo anno di scuola dell’obbligo con un anno in azienda; curricula online degli studenti che le università inseriranno nella Borsa nazionale del lavoro per i 12 mesi successivi alla laurea; pensione anticipata per i lavori usuranti (minimo 57 anni di età e 35 di contributi), materia su cui il Governo è delegato ad adottare un’apposita disciplina; accorciamento dei tempi di ricorso per i licenziamenti da cinque anni a 60 giorni validi per l’impugnazione; stretta ai permessi per i familiari dei disabili e giro di vite per congedi e part-time; maggiori opportunità di mobilità e di aspettative non retribuite senza vincoli.

Soddisfazione per il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi che ha affermato: "L’arbitrato per equità si configura come uno strumento in più a disposizione della contrattazione collettiva e, in base ad essa, dei lavoratori e delle imprese. Lo scopo è quello di semplificare con tempi certi la soluzione del contenzioso in modo da superare la logica del conflitto nei rapporti di lavoro".